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TUITIO FIDEI ET OBSEQUIUM PAUPERUM
(Difesa della fede e assistenza al povero) |
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Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni in Gerusalemme, noti anche come Giovanniti, Ospitalieri, Ospedalieri o Gerosolimitani), sorti nel 1050, con ufficializzazione papale di Papa Pasquale II nel 1113; da essi discende l'odierno Sovrano Militare Ordine di Malta. |
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Quella dei Cavalieri Ospitalieri o Ospedalieri, nati come Cavalieri dell'Ordine dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme, quindi conosciuti come Cavalieri di Rodi e in seguito come Cavalieri di Malta, è una tradizione che inizia come ordine ospedaliero benedettino intorno alla prima metà dell'XI secolo a Gerusalemme, e divenuto, in seguito alla prima crociata, un ordine religioso cavalleresco cristiano dotato di un proprio statuto a cui fu affidata la cura e la difesa dei pellegrini diretti in Terrasanta. |
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In seguito alla perdita dei territori cristiani in Terrasanta, l'Ordine si rifugiò a Rodi, su cui estese la propria sovranità, e successivamente a Malta con lo stato di vassallo del re di Sicilia. Si può dire che l'ordine medioevale sia giunto ad un termine a seguito della sua espulsione da Malta da parte di Napoleone. Il Sovrano Militare Ordine di Malta costituisce il principale successore di questa tradizione. Oggi l'ordine è presente in oltre 110 paesi e ha abbandonato l'impegno militare e realizza iniziative a carattere benefico ed assistenziale. |
Molte volte un evento imprevedibile ha condizionato le azioni umane creando il substrato su cui sono nate e fiorite numerose situazioni che hanno modificato, sia in modo negativo che positivo, il corso della storia e di tutta la collettività. |
I Cavalieri dei cinque grandi Ordini delle Crociate, dal più vicino, il Teutonico, quello di Calatrava, il Templare, uno di noi Giovanniti, al più lontano, quello del Santo Sepolcro.
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Era la sera del 6 maggio 1976, quando un disastroso terremoto colpì il Friuli e portò alla distruzione interi paesi, alla morte ed al ferimento di migliaia di persone, quindi alla necessità di intervenire in massa per aiutare i superstiti che, avevano perso tutto, fornendo loro viveri, vestiti e medicinali.
I primi volontari della “grande macchina della solidarietà”, furono appunto i Giovanniti di Bonn (l'allora Germania Repubblica Federale), i quali, immediatamente si organizzarono per portare soccorso alle sfortunate popolazioni, mettendosi in contatto con il Presidente della Comunità Luterana di Trieste, al quale venne affidato l'incarico di recarsi nella zona terremotata e predisporre la tipologia dell'intervento ed a meno di 24 ore dal cataclisma, ad Artegna, Gemona e più tardi a Cavazzo Carnico, giunsero i volontari con la Bianca Croce ad otto punte con ospedali da campo, viveri, vestiario, medicinali e quant'altro.
Mentre si procedeva con i soccorsi alle popolazioni, vi furono molti incontri tra il Presidente della Comunità Luterana ed i Giovanniti della JUH (Johanniter Unfall Hilfe), concretizzando così la decisione di formalizzare anche in Italia, una presenza dell'Ordine di San Giovanni.
Trieste, venne quindi indicata come sede nazionale e nel 1977, nacque il S.O.G.IT – Soccorso dell'Ordine di San Giovanni in Italia.
Nel 1985 ad Este, venne fondata la seconda sezione ed a tutt'oggi, l'Italia, ne conta ben 15, pronte a portare il loro aiuto ai bisognosi. |
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